Bologna, lunedì 6 gennaio 2025 – Il generale Giovanni Grignolo, sì… Ma è praticamente certo che a lui in un contesto dedicato allo sport equestre e tra gente di cavalli – amici, quindi – avrebbe fatto piacere che queste righe le scrivessimo chiamandolo semplicemente Nanni. Come tutti lo chiamavamo in effetti nel mondo dei cavalli. Nanni.
Nanni Grignolo: bastava pronunciare queste due parole per avere chiara nella mente l’immagine di un gentiluomo, di un cavaliere, di un ufficiale e di uno sportivo di animo gentile, elegante e disponibile. Nanni Grignolo è sempre stato una di quelle persone con le quali è piacevole in modo naturale confrontarsi e conversare. Una di quelle persone che fanno stare bene il proprio interlocutore.
Nato nel 1929, Nanni Grignolo per tutta la sua lunga vita è stato un protagonista dello sport equestre (anche nel ruolo di giudice, di tecnico, di dirigente), ma in particolar modo come cavaliere nell’arco di tempo compreso tra il 1955 e il 1960 nella specialità del completo. Questo quinquennio lo ha visto partecipare a due edizioni del Campionato d’Europa e soprattutto a un’Olimpiade indimenticabile, quella di Roma 1960. Nella riunione continentale di Windsor 1955 l’Italia (infine eliminata) si è presentata schierando Domenico Susanna su Aristos, Adriano Capuzzo su Taquilo, Paolo Racugno su Golden Mount e per l’appunto Giovanni Grignolo su Tokyo. Anche a Harewood nell’europeo del 1959 la squadra azzurra non ha portato a termine la gara con Sergio Albanese su Plus Possible, Ludovico Nava su Zaquilo e Giovanni Grignolo su Urbinate.
Ma queste due relative delusioni agonistiche sono state ampiamente compensate dalla magnifica prestazione offerta dagli azzurri in occasione dei Giochi Olimpici di Roma: Lucio Tasca su Rahin al 12° posto, Ludovico Nava su Arcidosso al 16°, Giovanni Grignolo su Court Hill al 26° (eliminato Alessandro Argenton su Rainbow Bouncer) hanno dato all’Italia il 5° posto su ben diciotto squadre partecipanti. Per Nanni Grignolo così come per i suoi tre compagni di squadra, un’emozione indimenticabile: rappresentare l’Italia alle Olimpiadi e poterlo fare a Roma ottenendo un risultato di tale natura…
Il generale Giovanni Grignolo ci ha lasciato questa notte: ma noi sentiremo la mancanza di Nanni Grignolo, cavaliere, uomo di cavalli, ufficiale e vero gentiluomo.